L'ipertensione a volte può non manifestarsi per anni. La pressione elevata è attribuita alla fatica, alle intemperie o a una caratteristica particolare dell’organismo. Quando compaiono mal di testa, insonnia o mancanza di respiro, l'ultima cosa a cui pensano le persone sono i problemi cardiaci. Per me va tutto bene, fa solo caldo fuori, diceva mia madre quando aveva il fiato corto.
Ho paura se ripenso al giorno in cui stavo per perderla ... Circa 2 mesi prima di un infarto, era sempre stanca e si lamentava del mal di testa. E la pressione toccava al massimo i 135/90. Il giorno dell'attacco mia madre si sentiva bene, tant’è che era andata a fare compere. Più tardi mi hanno chiamato dall'ospedale e mi hanno detto che era in terapia intensiva. Era successo.
Il recupero è stato molto lungo e l'attacco sarebbe potuto ripetersi in qualsiasi momento. La pressione era ancora sui 150/95. Inoltre le pillole che prendeva provocavano seri problemi ai reni. Aveva urgentemente bisogno di ridurre il numero di pillole prese quotidianamente. Ma come? Infatti, senza di loro, la condizione peggiorava all'istante.
Ci siamo rivolti alla European Society of Cardiology in cerca di aiuto. Il cardiologo Luca Veranda ci ha spiegato che è impossibile eliminare bruscamente i farmaci prescritti. È necessario pulire i vasi sanguigni e tonificarli. E solo allora ridurre gradualmente il dosaggio dei farmaci. Per purificare e rafforzare i vasi sanguigni ha prescritto Cardiotens Plus.
Mamma ha fatto un ciclo di cura ed ha iniziato a sentirsi molto meglio. Ha iniziato a svegliarsi in ora forma, senza mal di testa. Sono passati i dolori al petto, il fiatone e la stanchezza. La salute è nettamente migliorata e le analisi hanno iniziato a mostrare un corretto livello di colesterolo. Piano piano il medico curante ha abbassato il numero di farmaci prescritti. Dopo sei mesi su consiglio del cardiologo mamma ha fatto un altro ciclo con Cardiotens Plus.